Secondo un recente studio pubblicato sul British Medical Journal non ci sarebbero evidenze scientifiche per poter affermare che una dieta povera o priva di glutine porti dei benefici per la salute delle persone non celiache. Anzi, eliminare il glutine dalla propria dieta comporta evitare il consumo di cereali integrali, che invece sembrano associati alla riduzione del rischio di insorgenza di malattiecardiovascolari in chi non è affetto da celiachia.
L’ALIMENTAZIONE SENZA GLUTINE: LE 5 REGOLE
Per un soggetto celiaco è importante ricordare che tracce di glutine, presenti anche per contaminazione accidentale, sono dannose; questo implica un forte impegno di educazione alimentare da parte del celiaco, delle famiglie e di tutto il settore alimentare.
- LA DIETA DEVE ESSERE SEGUITA PER TUTTA LA VITA.
L’ingestione anche di piccole quantità di glutine comporta danni al celiaco, anche in assenza di sintomi evidenti.
- SONO MOLTISSIMI GLI ALIMENTI CONSENTITI AL CELIACO, DI GRAN LUNGA DI PIÙ DI QUELLI CHE GLI SONO VIETATI.
- È NECESSARIO PRESTARE PARTICOLARE ATTENZIONE QUANDO SI MANGIA FUORI CASA.
Per questa ragione, l’AIC ha creato un progetto speci co: il progetto Alimentazione Fuori Casa (AFC). Sono ormai più di 4.000 i ristoranti, le pizzerie, gli alberghi, le gelaterie, i laboratori artigianali, ecc. che, in tutta Italia, hanno seguito un percorso di formazione da parte di AIC e sono monitorate da tutor AIC. Scoprili su www.celiachia.it / Dieta senza glutine / Alimentazione Fuori casa oppure sulla App AIC Mobile.
Quando si mangia fuori casa, non sempre è possibile recarsi in un locale “AFC”. In questi casi, l’AIC consiglia di:
- informare sempre il personale della propria alimentazione e quali ingredienti è assolutamente necessario che siano evitati.
- chiedere sempre gli ingredienti delle pietanze che si intende consumare e, in caso di dubbio, evitare il consumo del piatto stesso.
- ricordare sinteticamente le regole per la preparazione dei piatti senza glutine, disponibili sul sito AIC www.celiachia.it / Dieta senza glutine / Alimentazione Fuori casa.In questo modo, il celiaco avrà svolto anche un’importante opera di sensibilizzazione sulla cultura della cucina senza glutine.In alcune regioni, esistono anche norme locali che regolamentano l’o erta per celiaci di ristoranti, hotel, pani ci, ecc. Per maggiori informazioni visita il sito AIC.
Cosa è la celiachia
Cos’è
La Malattia Celiaca (o Celiachia) è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti.
La Dermatite Erpetiforme è una patologia scatenata in soggetti geneticamente predisposti dall’assunzione dietetica di glutine e caratterizzata da lesioni cutanee specifiche e distintive, che regrediscono dopo l’eliminazione del glutine dalla dieta. E’ considerata una variante della malattia celiaca, anche se molto raramente la Dermatite Erpetiforme si presenta con le caratteristiche lesioni della mucosa duodenale della celiachia
È la frazione proteica alcool-solubile di alcuni cereali, quali frumento, orzo e segale
Sintomi
La Celiachia è caratterizzata da un quadro clinico variabilissimo, che va dalla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extraintestinali, alla associazione con altre malattie autoimmuni. A differenza delle allergie al grano, la Celiachia e la Dermatite Erpetiforme non sono indotte dal contatto epidermico con il glutine, ma esclusivamente dalla sua ingestione. La Celiachia non trattata può portare a complicanze anche drammatiche, come il linfoma intestinale
Diagnosi
La celiachia può essere identificata con assoluta sicurezza attraverso la ricerca sierologica e la biopsia della mucosa duodenale in corso di duodenoscopia. Gli accertamenti diagnostici per la celiachia devono necessariamente essere eseguiti in corso di dieta comprendente il glutine
Terapia
La dieta aglutinata è l’unica terapia disponibile per celiachia , va eseguita con rigore per tutta la vita. Introdurre il glutine a 12 piuttosto che a 6 mesi, come avviene di norma, non modifica il rischio globale pur ritardando la comparsa di celiachia; ma potrebbe ridurre il rischio di sviluppare questa condizione nei bambini ad alto rischio genetico(Fonte AIC)